La Notte Rossa, al suo primo appuntamento nazionale, s'è dimostrata capace di attrarre interessi culturali.
Una prima tappa, il primo passo di un percorso di riqualificazione e valorizzazione di un patrimonio storico e culturale rappresentato dalle Case del Popolo e dai Circoli Operai e culturali di tutta Italia.
Una prima tappa, il primo passo di un percorso di riqualificazione e valorizzazione di un patrimonio storico e culturale rappresentato dalle Case del Popolo e dai Circoli Operai e culturali di tutta Italia.
Benché sia presto per fare dei bilanci definitivi, visto che in alcune città la Notte Rossa si festeggerà il prossimo fine settimana, i dati della partecipazione al primo appuntamento nazionale sono incoraggianti.
Se ne parlava da qualche mese, con qualche incertezza e molti entusiasmi. Nessuno però poteva prevedere la portata di un'iniziativa con oggettive difficoltà di coordinamento: ogni Fondazione ha gestito autonomamente la tre giorni sul proprio territorio e ogni Casa del Popolo, ogni Circolo hanno organizzato liberamente il proprio programma.
Alla fine sono stati oltre 250 gli eventi culturali realizzati in più di 150 località del centro-nord: presentazioni di libri; incontri con gli autori; riscoperta di arte popolare, locale e contemporanea; proiezioni di filmati e di film; feste di strada; incontri e confronti; rappresentazioni teatrali, anche di alcuni inediti.
Molti i temi trattati: le Arti, il Lavoro, la Costituzione, i valori della Sinistra, i Diritti, la Storia.
Uno dei dati più significativi è la stretta collaborazione creatasi tra le Fondazioni e i comitati locali di molte Associazioni nazionali e non solo: Arci e Legacoop hanno entusiasticamente aperto le porte dei propri Circoli; Unicef ha promosso la pubblicazione di un libro sulle Case del Popolo e i Diritti da esse custoditi; Amnesty International, Cefa e Libera hanno presentato le proprie iniziative riconoscendosi nella cornice de La Notte Rossa e Anpi ha dato forza al ricordo dei Valori che da sempre contraddistinguono la storia delle Case del Popolo e dei loro volontari.
Anche le Accademie, le Fondazioni e gli Istituti culturali hanno partecipato coinvolgendo giovani talenti e nuove esperienze artistiche, contribuendo così a ricostruire un legame con una storia centenaria.
L'interesse suscitato, la presenza numerosa e la fame di Cultura Democratica risvegliati da La Notte Rossa sono un risultato importante.
Un risultato a cui si vuole dare continuità, reinventandoci insieme un uso nuovo e moderno di spazi spesso sottoutilizzati, che custodiscono una storia che pur essendo passata non è dimenticata e che ancora molto può dare oggi.
Luoghi condivisi dove riconoscere insieme il passato per vivere meglio un presente spesso soffocato tra bisogni crescenti e la velocità di un tempo individualistico.
Luoghi condivisi dove riconoscere insieme il passato per vivere meglio un presente spesso soffocato tra bisogni crescenti e la velocità di un tempo individualistico.
Una continuità da condividere con costanza con il mondo del volontariato, i giovani e l'associazionismo.
Per arrivare, insieme, con capacità ancora maggiori, all'appuntamento del prossimo anno con la Notte Rossa 2015.