IL MANIFESTO DE LA NOTTE ROSSA 2022
L’opera scelta per la decima edizione de La Notte Rossa si intitola “Ragazzi lasciate liberi i sogni” (2018), un dipinto di “contrasto”: una stanza con le pareti scure, una ragazza con un vestito rosso e una farfalla , anch’essa rossa, che vola via da una finestra, simbolo dei sogni dei giovani che guardano avanti alla ricerca di un mondo migliore.
Alfredo Caffarri, classe 1946, compie studi scientifici senza mai abbandonare la passione per le materie umanistiche, i libri invadono ogni angolo della sua immensa casa di una piccola frazione del piacentino che ancora profuma di biancospino e culatello, attraversata da una strada che, come un lungo meridiano punta verso il mare.
Non si fa mancare una parentesi nomade muovendosi tra Parma e Bologna che tanto gli ha dato dal 1973 al 2000, e Bologna gli è rimasta nel cuore nel suo parlare, nel gesto di guardare il mondo.
Pochi artisti riescono a mettersi a nudo così, nelle sue opere racconta di un radicamento sentimentale al servizio delle passioni e degli affetti sempre con la visione attenta al confronto con i fenomeni dell’arte, nei suoi lavori si incontrano i volti cari, scorci catartici, suggestioni primordiali che fanno entrare subito in empatia con un artista tanto dissacrante quanto attento; figlio di una rigida educazione che non sovverte le regole adorabilmente anarchiche. I colori vividi e brillanti dei suoi dipinti rendono costantemente omaggio alla luce e al suo incanto.
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